giovedì 19 aprile 2018

L'Eroe

Chi è il vero eroe?
Questa la domanda che abbiamo posto ai bambini di tutte le classi, al fine di riflettere sul vero significato di questo vocabolo spesso usato e a volte abusato. Da qui ne è nata una serie di discussioni di classe e di dibattiti che hanno dato origine ai lavori prodotti dalle classi 1^, 2^ e 3^  e ai testi individuali degli alunni di 4^ e 5^, successivamente presentati al concorso intitolato alla maestra Angela Coppa.
Indovinate un po'?
Sono stati cinque gli elaborati premiati: il cartellone realizzato dalla classe terza, dal titolo "Oltre ogni limite"; il testo fantastico di Maddalena Biano; e i testi di Marco Manfredi Piazza, Elisa Chistol ed Ermanno Gianichi.
Ecco a voi le foto relative alla premiazione avvenuta domenica 15 aprile; foto ricche di emozione e felicità.


Il manufatto realizzato dalla classe terza

Il manufatto ha ricevuto una menzione speciale da parte della giuria


Il testo "Il mio eroe" di Elisa Chistol ha ricevuto una menzione di merito. Le sue compagne di classe esultano con lei!

Ricordo perfettamente quel giorno come se fosse ieri, purtroppo.
Avevo cinque anni quando accadde l’incidente mentre ero a nuoto; stavamo facendo qualche tuffo ed io aspettavo il mio turno a bordo vasca, quando i ragazzi più grandi della fila accanto mi videro attaccata al muretto e mi dissero di tutto: ”Ehi! Guarda quella lì attaccata al muretto, secondo me non sa fare nemmeno un tuffo! ”. Nonostante ciò non mi sono sentita per niente offesa e presa in giro soppratutto da ragazzini che si facevano ancora richiamare per un misero stile a dorso semplice, ma dai!!
Odio quando qualcuno cerca di intimorire una persona più debole: perché
 secondo me vogliono solo attirare l’attenzione degli altri e diventare popolari; mia mamma mi dice sempre che quando qualcuno mi insulta non devo rispondergli e di avvisare lei o le insegnanti.
Però io, testarda come sempre, lasciai il muretto decisa, a quel punto mi accorsi di aver fatto una grande stupidaggine. In quel momento mi accorsi di bere molta acqua e pensavo di non farcela. Poi vidi mio papà e mia mamma battere le mani sul vetro, e per la prima volta vidi mio papà piangere, a quel punto ho sentito un tuffo al cuore, sia per questo, sia perché la mia insegnante si era buttata per me, per salvarmi, ero viva.
In quel momento mi ricordo che non riuscivo a respirare, quando la mia insegnante, Susanna, mi schiacciò il petto per far uscire l’acqua che c’era dentro di me, e mi chiese: ”Stai bene?”, io le feci cenno di sì, e lei mi accompagnò subito negli spogliatoi, abbracciandomi e rassicurandomi.
Non so ancora adesso come ringraziarla ma penso che l’abbia capito. La mia insegnante si chiama Susanna, ha i capelli castani e gli occhi azzurri, un cuore d’oro e una gentilezza assoluta. Ogni volta che la vedo ha il sorriso stampato in faccia: è grazie a questo che le voglio un mondo di bene. Susanna non è il mio eroe solo per questo, perché in fondo è  suo dovere occuparsi dei suoi alunni, ma anche perché mi è stata accanto ogni volta che nuotavo; in ogni momento, mi dava sempre molti consigli e ogni volta  che sbagliavo qualcosa, lei scherzava e faceva battute per niente offensive, per incoraggiarmi a non mollare. Lei mi ha insegnato che posso sempre dare il meglio di me anche se lei non sarà più accanto a me.
Da quell’anno ho smesso di andare a nuoto per due anni, perché mia mamma non aveva tempo per portarmi, ma poi ho ricominciato perché avevo dimenticato tutto sul nuotare. Oggi non ho nessun problema, sia con il bullismo, sia con l’affogare, per fortuna. 


Anche il testo di Ermanno, di classe quinta, su Geronimo Stilton, ha ricevuto una menzione speciale

IL MIO EROE : GERONIMO STILTON             

Ciao,  io mi chiamo Ermanno, ora vi racconto qual è il mio unico eroe, che quando mi sento giù di corda, lui sa sempre come tirarmi su il morale.
Quando mi sento triste, quando ho paura o quando non riesco a dormire, Geronimo Stilton, con i suoi libri, mi rende sempre felice.
Come quel giorno in cui non volevo studiare, avevo letto un libro magnifico di nome “Un meraviglioso mondo per Oliver”, molto commovente, sempre di Geronimo Stilton; quando l’ho letto mi ha ricaricato e così sono tornato a studiare.
I più bei libri di Geronimo sono tanti e io li vorrei leggere tutti perché, per primo, sono molto divertenti e secondo, in ogni libro c’è sempre una sorpresa!
Come un’estate, andavamo sempre in piazza e io mi portavo “Quinto viaggio nel regno della fantasia” perché mi annoiavo e, infatti, l’ho finito in dieci giorni.
Il terzo esempio è che eravamo andati in montagna e in macchina; visto che mi annoiavo, ho letto “Grande ritorno due”, un libro di 619 pagine e questi libri sono tutti di Geronimo Stilton; molto, ma molto belli, per cui, da grande, vorrei fare lo scrittore come lui.


Geronimo è un topo che lavora all’“Eco del Roditore”, ha una grande famiglia che è composta da: Tea Stilton, sua sorella; Trappola, suo cugino; Benjamin, il suo nipote preferito; Tenebrosa Tenebrax, la sua “quasi” fidanzata e Patty Spring che è la topolina di cui Geronimo è innamorato cotto. Come eroe ho scelto Geronimo perché, come ho detto, con i suoi libri, mi fa felice, rallegra molti bambini e m’ispira a diventare scrittore.

Marco Piazza ha vinto il secondo premio della sua categoria, con il testo "Il mio eroe è Damiano"


È successo tutto l’estate in cui compii sei anni. Avevo imparato da poco a nuotare. Io e la mia famiglia eravamo andati su una spiaggia che non conoscevamo, con dei nostri amici.
L’acqua era molto bassa. Per questo motivo andammo assai lontano da riva. Inoltre quel giorno faceva molto, molto caldo, infatti, l’acqua, più era bassa più era calda; quindi ci allontanammo ancora di più. Tutt’a un tratto venne il brutto tempo: le onde diventarono sempre più alte e continue e mi lasciavano poco tempo per respirare; il vento, per quanto ci sforzassimo, ci portava sempre più al largo.
Io, indebolito dal poco ossigeno, e a causa del vento forte, mi staccai dal gruppo: ero quello più lontano da riva. in quel momento provavo molta paura perché sentivo di non  potercela fare. temevo di andare al largo e di non riuscire più a tornare a riva.
in quel momento uno dei nostri amici si girò e corse in mio aiuto, mi afferrò e dopo di che mi attaccò alle boe. Seguendo le boe ritornai a riva.

Il ragazzo che mi salvò si chiama Damiano. Un ragazzo robusto, alto, con capelli corti e riccioli di color castano chiaro, come gli occhi. Damiano è un ragazzo simpatico e aperto con gli altri,
ma quel giorno scoprii che era anche un vero eroe perché ha rischiato la vita per me: è corso in mio aiuto senza che glielo  chiedessi, dimostrando che chiunque può essere un eroe. basta avere generosità e coraggio.
Senza di lui sarei potuto finire in ospedale o perfino morire.

Gli sarò sempre grato e mi piacerebbe ricambiare il suo gesto.

Anche Maddalena Biano ha vinto il secondo premio, ex aequo, con il testo "L'eroina Lisa".

L’EROINA LISA
Qualche anno fa, in un paese vicino a Casale Monferrato, viveva Lisa, una bambina cinese di nove anni.
Lisa era bellissima: aveva capelli neri, setosi, profumati e gli occhi  a mandorla, dai quali compariva dolcezza accompagnata da  dolore.
Lisa frequentava la classe quarta con impegno, ma spesso in classe appoggiava   la testa sul banco e subito dopo poco si addormentava.
La maestra si accorse che la bambina continuava ad arrivare a scuola al mattino sfinita, giorno dopo giorno sempre più, ma non ne capiva il motivo. Anche parlando con i suoi genitori , non era riuscita a cogliere la motivazione di tanta stanchezza.
 A quel punto decise di chiedere informazioni nel paese per poter aiutare Lisa. Scoprì che durante la notte Lisa lavorava, cucendo borse per i suoi genitori, che svolgevano proprio quell’ attività!
Poco tempo dopo la mamma di Lisa si ammalò gravemente e fu mandata in Cina per essere curata. Purtroppo morì.
La bambina cominciò a prendersi cura dei fratellini più piccoli.
Lisa per la sua eroica bontà, insolita per una bambina della sua età, fu premiata dal sindaco del suo paese con il “Premio della bontà” e fu aiutata da tutti a crescere i fratellini.